Fase: Preparazione
per il trasporto
Cap.1: fase di lavorazione
·
Descrizioni fase precedente: Preparazione farmaci antiblastici - Non esiste un
unico tipo di preparazione di farmaci antiblastici, pertanto, dal punto di
vista prevenzionistico, occorre evidenziare le
fase in cui l'operatore deve attenersi ad alcune regole al fine di
ridurre il più possibile il rischio di contaminazione. La prima regola per
lavorare in modo sicuro durante la preparazione dei farmaci antiblastici sotto
cappa è quella di operare tenendo le mani a non meno di 15 cm. dall’apertura
della cappa (poiché fino a 15 cm. circa dall’ingresso frontale, la zona di
aspirazione è meno efficiente), e di muovere le braccia lentamente in direzione
parallela al piano di lavoro, facendo attenzione a non interporre le mani o un
oggetto tra il filtro sovrastante e il materiale sterile; questo principio è importante in quanto, il flusso dell’aria
sterile, andando dall’alto verso il basso si avrebbe la contaminazione l’aria e
di conseguenza del preparato. Per cui durante le fasi di preparazione i flaconi
e le fiale devono essere tenuti inclinati e appoggiati sul piano della cappa.
Nelle varie fasi di preparazione, fisicamente, si può verificare la formazione di vapori e/o aerosol e la diffusione del preparato sotto forma di gocce o spargimenti.
Le manovre a rischio sono:
-
l’apertura
delle fiale del farmaco
-
il
trasferimento del farmaco dal flacone alla siringa, e dalla siringa alla flebo
o alla sacca
-
la
rimozione dell’ago dal flaconcino o dalla fiala del farmaco
-
l’espulsione
dell’aria dalla siringa durante il dosaggio del farmaco
Il tipo di confezioni che
l'operatore può trovarsi ad adoperare nella preparazione di questi farmaci
possono essere: fiale (di solvente e/o farmaco), flaconi con tappo in gomma (di
solvente e farmaco), sacche (di solvente e/o farmaco diluito).
Nell'apertura delle fiale è opportuno che:
·
si
verifichi che non vi sia presenza di crepe e non sia rimasto del liquido nella
parte superiore della fiala
·
si
avvolga il collo della fiala con una garza sterile (imbevuta di alcool al 70%)
·
si
provochi la rottura-apertura della fiala facendo in modo che il movimento sia
rivolto verso l’esterno, eseguendo movimenti decisi delle mani.
Nel trasferimento del farmaco dal flacone alla siringa, e dalla siringa
alla flebo o alla sacca è opportuno che:
·
siano
usati attacchi di tipo luer-lock per tutti i dispositivi necessari nella
manipolazione dei farmaci antiblastici (per evitare la dispersione del farmaco)
·
sia
fatta attenzione a non alterare le pressioni all'interno dei flaconi (chiusi con
tappo in gomma) contenenti il farmaco. Questo si può ottenere utilizzando
sistemi chiusi muniti di idonei filtri (atti a evitare la dispersione del
farmaco nebulizzato), di opportune valvole e di attacchi luer-lock
Nella rimozione dell’ago dal flaconcino, sacca o dalla fiala del
farmaco è opportuno:
·
aspirare
un po’ d’aria nella siringa prima d’estrarre l’ago dal flaconcino del farmaco,
in modo da impedire la fuoriuscita di gocce di farmaco
·
al
fine di contenere l'eventuale nebulizzazione o spandimento di farmaco, il punto
di estrazione dell'ago dovrà essere protetto con una garza sterile (imbevuta di
alcool al 70%)
Nell'espulsione dell'aria, al fine di contenere l'eventuale
nebulizzazione del farmaco, è opportuno posizionare all'estremità superiore dell'ago una
garza sterile imbevuta di alcool al 70%.
N.B.
E' importante ricordare che durante la solubilizzazione del farmaco è
opportuno:
·
eseguire lentamente
l'introduzione del solvente nel flaconcino per minimizzare la pressione che si
può creare nel flacone
·
agitare il flaconcino con
movimenti decisi ma lenti per minimizzare l'interruzione del muro d'aria della
cappa e per diminuire gli eventi accidentali
Allestimento e utilizzo del deflussore
Il deflussore è utilizzato
associato a flaconi e sacche e le attenzioni prevenzionistiche da seguire sono:
·
eseguire
sempre l'inserimento della baionetta e il riempimento del tubicino sotto cappa
·
prima
di inserire la baionetta del deflussore nel gommino della flebo o della sacca
chiudere l'apposito morsetto
·
decontaminare
la flebo o la sacca prima di apporla all'apposito sostegno posto all'esterno
della cappa. Il sostegno è opportuno che sia posto ad un'altezza sufficiente in
modo da avere un riempimento totale del deflussore, e che sia allocato
stabilmente in prossimità dell'apertura della cappa
·
riempire
il tubo del deflussore inserendo l'estremità nel contenitore dei rifiuti posto
sotto cappa, facendo attenzione a non toccarne i bordi e il contenuto
·
prima
di richiudere il tubo con il tappo asciugarne l'estremità
·
in
caso di mal funzionamento del deflussore, anche durante la somministrazione,
devono essere sempre seguite le indicazioni sopra riportate
·
Descrizione fase successiva: Uscita dell'operatore dai locali preparazione e
filtro
· Prende il contenitore per il trasporto e apre la porta
· Colloca il contenitore per il trasporto sopra il carrello, posto nel locale filtro vicino alla porta di comunicazione con il locale preparazione
· Si toglie i soprascarpe, facendo attenzione a non contaminare il locale filtro, chiudere la porta
· Si toglie il camice, la cuffia e i guanti e li getta nel contenitore dei rifiuti posto nel locale filtro
Nel locale filtro l’operatore deve, inoltre:
· Lavarsi le mani
· Portare il carrello in prossimità della finestrella
A questo punto, per schematizzare, l’operatore che ha eseguito la preparazione può trovarsi di fronte a tre possibilità:
-1-
Apre la
finestrella per porgere il contenitore all’operatore che trasporta il farmaco
nel locale somministrazione e, poi, la richiude; entra nel servizio igienico ed
esegue le operazioni di corretto lavaggio delle mani e del viso; esce dal
locale filtro
-2-
Dopo aver
eseguito le operazioni di svestizione e lavaggio, come nella versione
precedente, esce con il contenitore dei farmaci preparati e si dirige verso il
locale somministrazione o il reparto.
-3-
Dopo aver consegnato i farmaci all’operatore addetto al ritiro, tramite la finestrella, dovrà ripetere le operazioni di vestizione che ha eseguito all’inizio nel caso debba eseguire altre preparazioni.
·
Descrizione dettagliata della fase (con eventuali sottofasi): Preparazione per il
trasporto -
In questa fase l'operatore:
· Decontamina o ricopre con un nuovo telino il piano d'appoggio (carrello, tavolo, ecc.) posto in prossimità della cappa
· Decontamina, all'interno della cappa, i contenitori dei farmaci preparati con garza imbevuta con varichina commerciale all'1% e posti sul piano d'appoggio vicino alla cappa. Per la decontaminazione dei farmaci preparati occorre procedere nel modo seguente: decontaminare inizialmente la parte superiore del contenitore (facendo attenzione a toccarlo solo con la garza), e poi, sollevandolo, decontaminare la parte restante.
· Pone i farmaci preparati nei sacchetti in plastica
· Inserisce i preparati, così confezionati, nel contenitore per il trasporto, che viene, poi, chiuso e decontaminato con garze imbevute con varichina commerciale all'1%
N.B. la pulizia e decontaminazione finale della cappa (comprensiva delle fasi descritte nei punti successivi) può essere effettuata, dall'operatore addetto alla preparazione, in tempi diversi per i seguenti motivi:
1. Immediatamente - quando il preparatore consegna i farmaci preparati ad altro operatore per la somministrazione e poi esce dai locali preparazione per effettuare altre attività
2. Alla fine di tutte le preparazioni assegnate - quando il preparatore consegna i farmaci preparati ad altro operatore per la somministrazione e poi rientra nel locale preparazione per effettuare la preparazione di altri farmaci
3. Immediatamente - quando il preparatore esce dai locali preparazione, dopo aver eseguito tutte le preparazioni previste, e consegna o effettua lui stesso la somministrazione dei farmaci preparati
Di seguito vengono descritte le fasi che l'operatore deve eseguire per effettuare al momento che ha terminato il ciclo delle preparazioni:
· Indossa il facciale filtrante FFP3SL
· Decontamina il materiale inserito all'interno della cappa (vedi fase: allestimento del locale e del piano della cappa) con varichina al 1% e posto sopra il piano in prossimità della cappa. Per la decontaminazione del materiale occorre procedere analogamente alla decontaminazione del contenitore del farmaco sopra descritta.
· Getta il telino nel contenitore per rifiuti posto sul piano della cappa
· Chiude il contenitore per i rifiuti; se pieno lo elimina come rifiuto ospedaliero, previa decontaminazione con varichina all'1%, altrimenti dopo averlo decontaminato lo posiziona sul piano di lavoro esterno
· Pulisce il piano amovibile della cappa, la parte sottostante di esso e le pareti interne utilizzando solo delle garze imbevute di varichina commerciale all’1%, partendo dal bordo interno frontale verso quello all’esterno e da quelli periferici verso il centro. Ricordare di lasciare sempre acceso l’impianto d’aspirazione della cappa anche durante la pulizia di questa
· Getta nel contenitore per rifiuti posto vicino alla cappa, tutto il materiale utilizzato per la pulizia, compresi i guanti
· Si toglie i guanti
· Si lava le mani e indossa nuovi guanti
· Si toglie il facciale filtrante, e se non è esaurito lo decontamina, e lo ripone nell'apposita custodia, altrimenti lo elimina nel contenitore dei rifiuti
· Asciuga il piano con delle garze
· Spegne la cappa almeno 20 minuti dopo aver terminato la pulizia (nel caso la cappa sia dotata di sportello di chiusura amovibile chiudere il vano di lavoro dopo averla spenta)
Cap.2: attrezzature, macchine, impianti
·
Descrizione dettagliata delle singole macchine, attrezzature ed impianti
di rilievo per il fattore di rischio:
·
Buste
di contenimento e protezione, in plastica con chiusura ermetica, per contenere
gli sversamenti dovuti ad eventuali rotture del contenitore dei farmaci
preparati. Al 1999 solo alcuni presidi proteggevano i farmaci preparati con
buste prima di inserirli nel contenitore per il trasporto
· Contenitore per il trasporto
rigido, in materiale facilmente decontaminabile, ermetico e con serigrafia per
l'identificazione del rischio. Il SePP ha fornito le caratteristiche di
idoneità per i contenitori per il trasporto dei farmaci in sicurezza, ma, fino
a tutto il 1999, nessuna Direzione Sanitaria aveva provveduto all'acquisto. Gli
operatori, pertanto, in questa fase, usano, per trasportare i farmaci, vassoi,
e contenitori di altro tipo, ma non rispondenti alle caratteristiche indicate.
Attualmente sono spesso utilizzati vassoi a bordo alto o valigietta tipo porta
utensili
·
Piano
di appoggio o carrello per il trasporto e l'ausilio all'appoggio del materiale
· Vetustà: /
Cap.3: fattore di rischio
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Descrizione dettagliata del
fattore di rischio: esposizione a farmaci antiblastici
·
Stima del fattore di rischio e descrizione dei criteri adottati: medio nella fase di preparazione
al trasporto; alto nella fase di pulizia interna della cappa; dedotta dai lavori scientifici trovati in
letteratura;
·
Misure rilevate o percentuale di condizione a rischio: è stato scelto, dal
Servizio di Prevenzione e Protezione dell'Azienda Sanitaria di Firenze, di non
eseguire i campionamenti se non dopo aver adottato tutte le misure
organizzative, procedurali, e strutturali atte a eliminare o ridurre al massimo
il rischio
·
Metodologia di campionamento; riferimenti alla letteratura: /
Cap.4: danno atteso
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Descrizione: l'eventuale contaminazione da farmaco antiblastico
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Fornire una stima solo se possibile: n.r.
·
Danno rilevato: nessuno
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Numero degli addetti: 86
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Ore lavorate: n. r.
Cap.5: gli interventi
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Descrizione degli interventi adottati per ridurre il rischio: informazione e formazione
degli addetti relative alle procedure di sicurezza da seguire;
Cap.6: appalto a ditta esterna
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Indicare se la fase è appaltata: no
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Percentuale appaltata delle ditte esterne per il comparto (in questa
fase): 0
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Descrizione modalità di appalto e frequenza: /
Cap.7: riferimenti legislativi
Elencazione dei riferimenti legislativi,
regolamenti, ecc. relativi alla lavorazione ed ai fattori di rischio presi in
esame :
"Rischi e prevenzione nella manipolazione dei farmaci
antineoplastici" - Azienda Socio Sanitaria n° 9 di Sondrio - IV edizione;
Delibera n° 3551 del 23/10/98 dell'Azienda Sanitaria 10 - Firenze:
"Procedure di sicurezza per la tutela dei lavoratori dell'Azienda
Sanitaria di Firenze che effettuano la manipolazione dei farmaci
antiblastici"; Circolare Ministeriale del 5/8/99 n° 236; "Farmaci
antiblastici in ambiente lavorativo: rilevazione delle condizioni di uso nelle
strutture sanitarie pubbliche della Regione Toscana e procedure per la lavorare
in condizioni protette"; DLgs. 626/94 e successive modifiche (cancerogeni)
Cap.8: rischio esterno
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Descrizione (qualitativa) delle eventuali emissioni, scarichi
nell'ambiente esterno: le cappe sono solo in parte dotate di dispositivo per l'espulsione all'esterno di cui due sono dotate
di filtri a carbone attivo. Al 1999 era istallato solo un impianto di
trattamento e condizionamento aria.
·
Ipotesi di diffusione: possibilità nei locali limitrofi. Solo un impianto
atto a creare pressioni appropriate all'interno dei locali impedisce il
diffondersi degli inquinanti
·
I bersagli principali: corridoi e locali limitrofi